Biografia

E' arrivato il 2022

Diciotto anni di attività, oltre 500 concerti. Non sono pochi, ma "il ritmo del mondo batte ancora dentro di noi"... e BoLLicine Band è sempre proiettata al futuro. Non possiamo più smettere di suonare! Non possiamo mai smettere di suonare! I can't get no... satisfaction! diceva "qualcuno"! E allora ecco #VascoNonStop lo spettacolo #BoLLicine Band per gli oltre 40 anni di carriera del Blasco: una fantastica avventura raccontata in uno show 2 ore e 30, con 8 musicisti sul palco... per esaltare ed emozionare il pubblico di tutte le generazioni! Senza mai fermarsi!

E il passato?

Il 2021 è stato un anno musicalmente positivo, nonostante la pandemia siamo riusciti a portare il nostro spettacolo in tante piazze durante l'estate.
Fino a prima dell'arrivo del Covid-19 l'attività era stata particolarmente intensa: dal 2017 al febbraio del 2020 i nostri show hanno accolto un gran numero di spettatori e siamo riusciti ad alternare un repertorio di oltre 100 brani. Nel 2015 e nel 2016 abbiamo portato in giro due spettacoli totalmente diversi "Vasco Story Show" e "Fronte del palco Remake Tour".Sono state annate ricche di concerti e di soddisfazioni, di corse ed emozioni... forti. Ma anche faticose e impegnative. Abbiamo portato sul palco l'unico vero spettacolo sulla storia di Vasco. Il 2014 è stato un anno straordinario carico di soddisfazioni con l'embrione del primo spettacolo video-musica sulla storia di Vasco. Nel 2013 abbiamo messo in piedi il Remake Tour 83 per i trent'anni dell'album Bollicine, prima e unica tribute band in Italia. Tanti progetti, e andando indietro nel tempo molti altri ancora. Questi sono soltanto quelli recenti, arricchiti da tante collaborazioni eccellenti coi musicisti di Vasco.

Nella musica, come nella vita, non v'è certezza

Speriamo che questo sia un anno buono, noi non amiamo ripeterci e qualche rischio lo prendiamo sempre pur di rinnovarci.
Siamo un piccolo gruppo, in una piccola realtà, ma quello che facciamo lo facciamo con passione... la passione per la musica e per la musica del Blasco!

Facciamo un riepilogo rapido e anti-celebrativo, partendo dagli inizi....

Nel 2014, abbiamo toccato i 10 anni di concerti.
Il primo maggio 2004 siamo saliti sul palco per la prima volta. Amen.
Le celebrazioni a noi non piacciono, servono solo a guardarsi indietro. Hanno in sé qualcosa di ormai (s-tra)passato e appassito. E invece facciamo che il decimo anno sia l'ANNO ZERO. Un nuovo inizio.

Come abbiamo quasi sempre cercato fosse. Ogni concerto, ogni scaletta, ogni estate, ogni formazione della band. E' stato sempre un tentativo di cambiare per non essere scontati, per essere migliori di quello che eravamo.

Tempo, idee e fatica. A volte abbiamo fatto bene, altre male. E probabilmente le seconde sono state più delle prime.E' il prezzo da pagare per non ripetere se stessi.

Si può essere ORIGINALI facendo un tributo ad un artista famoso?

In questo caso al NUMERO UNO... il più tributato che ci sia? Sì, se c'è la passione. Almeno noi ci illudiamo sia così.

Come sono stati questi 15 anni?

Sarebbe facile dire... meravigliosi, fantastici, mitici! Siamo onesti. A volte su, a volte giù... come tutte le cose. Ma abbiamo imparato a "combattere e lottare contro tutto contro!", come canta qualcuno. E allora, anche raccontare di questi anni serve non per celebrare (e sarebbe ridicolo) noi, ma per festeggiare VOI.

Perché se ne è valsa la pena... di iniziare questo percorso tanti anni fa, è stato per incontrare o incrociare molti di VOI. Alcuni sono rimasti, altri sono passati... comunque non potete negare che insieme ci siamo DIVERTITI.
Se vi va di festeggiarVI per averci supportato e sopportato, lo faremo ancora una volta con un concerto... il PROSSIMO quello che deve ancora arrivare.

E lo faremo in modo speciale perché, sembra banale dirlo... ma SIETE SEMPRE SOLO VOI!


Questa è una storia dunque cominciata un po’ di tempo fa:

il primo maggio del 2004 col primo concerto dell’allora neonata BoLLicine Band. Ma forse, anzi, sicuramente, molto prima. È una strada imboccata nell'adolescenza: seminata di spinte ai cancelli e gomitate alle transenne, viaggi la "notte prima" verso lo stadio , corse sotto al palco, countdown per un disco in uscita.
Ma... iniziata davvero la storia? …ancora prima!, addirittura nell’infanzia: alla scoperta di quella figura che da bambini percepivamo già come "diversa" da tutte le altre.


Chi era Vasco Rossi? E cos’erano gli Anni Ottanta?

Il 14 aprile 1983 Vasco pubblicò il suo sesto album: "Bollicine", un disco da un milione di copie in cui c’erano "Vita spericolata" e "Una canzone per te", "Portatemi dio" e "Deviazioni", "Giocala" e "Bollicine"… ecco forse la nostra storia è iniziata proprio lì. Vent’anni dopo ci siamo ritrovati in una band che porta il nome di quel disco. Nel 2004 abbiamo iniziato a suonare assieme e da allora non ci siamo più fermati. Per il gusto di suonare e per suonare Vasco. Non avevamo calcolato niente, non lo sapevamo e non ce l’aspettavamo.

Con questo gruppo abbiamo fatto un sacco di cose: suonato in tanti locali bellissimi e manifestazioni importanti, corso da matti e fatto tardi la notte, mangiato, a volte bevuto troppo, conosciuto un sacco di gente buona e un poca anche di cattiva, suonato con tutti i musicisti di Vasco da Rocchetti al Gallo, da Camporeale a Tedeschi, da Clara Moroni a Cucchia, suonato alla prima del film di Stefano Salvati “Albakiara” col figlio di Vasco, ricevuto premi (uno perfino dalla Regione Veneto), ricevuto complimenti da sconosciuti (che valgono più dei premi), ricevuto schiaffi (che valgono più di tutto), fatto (primi in assoluto) un fedele "Remake" del mitico "Tour 83 Bollicine" e di "Fronte del palco" e per primi portato a spasso uno spettacolo multimediale sulla Storia di Vasco, calcato palchi enormi con luci spettacolari e audio spalmato su due… tremila persone ad ascoltarci, appoggiate a un transenna, per sentire noi (?!?) che cantavamo Vasco.
C’è sempre una transenna cui appoggiarsi, un disco nuovo da sentire, un disco vecchio da riascoltare, un viaggio da fare. E vi siete mai chiesti se non ci fosse stato Vasco quanta vita in meno avremmo attraversato tutti?!?


Abbiamo fatto un sacco di cose, e tutte sempre per il gusto di suonare e di suonare Vasco.


10 anni fa (parte 1).

C'era la luna piena come stasera, la notte del 17 dicembre 2003, in una sala prove isolata nella vasta campagna veneta della bassa padovana. Siamo nati là, quella sera. Dopo qualche mese di prove il 1° maggio del 2004 abbiamo fatto il nostro primo concerto. Da lì non ci siamo più fermati, ma non immaginavamo nemmeno lontanamente quello che sarebbe venuto dopo, e comunque il futuro non ci interessava, a noi importava solo il presente, divertirsi e suonare Vasco.

La nostra prima locandina, ripescata da un vecchio floppy disk, ci vede seduti sopra delle casse di Coca-Cola a bivaccare e come sfondo la copertina dell'album "Bollicine". E questa era la prima formazione ufficiale della BoLLicine Band: Thomas alla batteria, Izzo al basso, Giovanni alla chitarra, Freddy alle tastiere.... e poi Roberto alla chitarra e Johnny alla voce. Eravamo gli unici due che nel primo manifesto della band avevano la bottiglia di Coca-Cola in mano, e forse c'ha portato bene, noi siamo ancora qua... eh già.
La foto la scattammo nel deposito di bevande di fianco la sala prove, c'erano bancali di lattine di Coca-Cola, e poi bottiglie di plastica e di vetro di CocaCola a centinaia... ci sedemmo sopra i bancali, aprimmo le bottiglie e facemmo la foto di gruppo. Poi l'appiccicammo sulla copertina dell'album "Bollicine", ecco fatto.


10 anni fa (parte 2).

Facevamo le prove a Solesino, la sala prove era in una vecchia casa abbandonata di proprietà bassista,
di fianco alla sala c'era il deposito di bevande di suo padre da cui potevamo liberamente attingere (vedi il set per la locandina).
Nel gruppo nessuno conosceva più di una persona fra gli altri componenti, ci eravamo pescati tutti a catena, uno dietro l'altro... i primi furono Johnny, Thomas e Izzo, poi arrivarono gli altri. Le prove diventavano l'occasione per passare nottate interminabili. Si arrivava a destinazione alla sala alle 11 di sera, e si rientrava per le 3, le 4 di notte. Dopo pochi mesi arrivò il furgone, con cui potevamo spostarci tutti assieme.

Puntualmente in concerto accadeva l'esatto contrario di tutto quello che avevamo fatto in prova. Si suonava ovunque, era tutto molto "sportivo".


10 anni fa (parte 3).

Il Kommander.

Non siamo rimasti chiusi molto tempo in sala prove, anzi, non appena la formazione della band si completò iniziammo a fare concerti. Fin dall'inizio facevamo un sacco di date, suonavamo ovunque (a volte in posti impossibili....), era sempre pieno di gente. E per noi era tutta una scoperta. Eh già, i nostri 10 anni di vita sono tangibili, 10 anni di vita e 10 anni di concerti effettivi. C'erano un sacco di locali che ci ospitavano... Secchio del Streghe, Tavernetta, Morello Pub, Taverna di Giuda, Frantumi, Le Premiere, Mirror, BigBrothers, Morgan, Osteria Italiana, ecc.... qualcuno oggi (r)esiste ancora seppure con un altro nome. Nell'arco del primo anno di attività facemmo 60 date (e se qualcuno pensa sia una cifra sparata... dia un'occhiata al sito www.bollicineband.com i concerti sono tutti segnati, con luogo e data), Così fra prove e concerti si rese necessario il mezzo di gruppo, e per noi il mezzo fu un Ducato (si diceva avesse fatto due o tre volte il giro d'Italia), subito fu Kommander di nome. Nero coi sedili di moquette giallarancio e il logo giallo "Bollicine" davanti e dietro. Nel Kommander c'era abbastanza spazio per stare noi musicisti, le fidanzate e gli strumenti.

Per un paio di anni ci accompagnò nel nostro peregrinare... il mitico Kommander. Anche noi avevamo il camion del gruppo, era tanto ingordo di gasolio che alla fine quasi suonavamo per mantenere lui... ma aveva fatto tre volte il giro d'Italia!


10 anni fa (parte 4).

Una svolta.

Non c'è musica oggi in centro a Padova. Il Victoria Pub ha chiuso i battenti nel 2008. Negli anni '90 era una discoteca e si chiamava Wag, c'era un ponte che la attraversava da una parte all'altra, poi diventò Victoria, il ponte venne tolto e la voragine rimasta diventò il centro di un'arena in cui si esibivano i gruppi.
Il Victoria per noi fu una svolta. Dopo appena un anno di attività come Bollicine Band ci scelsero e ci inserirono nella loro programmazione. Era stato per noi un anno intenso... ma eravamo pur sempre una giovane band, con un anno di vita. Noi appena nati, catapultati fianco a fianco nella stessa programmazione con tutti i gruppi più forti dell'epoca, che regolarmente passavano al Victoria.

A Debby Funari e Maurizio dobbiamo molto, non solo ci scelsero e ci confermarono per quattro stagioni (al regime di una data al mese) fino alla chiusura del locale. Debby e Maurizio ci hanno davvero coccolato per quattro anni. Maurizio seguiva i nostri concerti dal tavolo centrale del Victoria, dopo ogni concerto ci ospitava e si passava del tempo a parlare, ascoltava le nostre idee e, anche se eravamo davvero degli sbarbi, spesso e volentieri ci assecondava. Era il boss del Victoria e di radio BumBum, e ogni concerto veniva anticipato da una serie di spot. L'etere bombardato con il nome della nostra band. Wow! Ci vollero un po' di concerti per abituarci!

E le serate? Molti concerti al Victoria restano epici nella nostra memoria: per la particolare forma ad arena del locale, il gruppo si trovava a suonare al centro, ed in basso rispetto a tutto il pubblico che stava distribuito a fianco davanti dietro… su dei gironi. Una bolgia dantesca. Il sangue deflagrava nelle vene mentre salivamo la scala che dai camerini nel sotterraneo ci faceva emergere di colpo in mezzo alla gente, l'ultimo gradino di moquette e poi... rock'n'roll!
E' proprio vero che... il primo amore non si scorda mai. Questo era il Victoria Pub.


10 anni fa (parte 5).

Il primo periodo ogni serata era un vortice. Gente che andava gente che veniva, gente che parlava, che chiedeva, urlava... non ci si capiva niente e chi ci era abituato? Dunque, in mezzo al "solito" vortice, una sera si presentarono due tipi... Mirko e Graziano. A Limena, Taverna di Giuda. In mezzo a tutto quel caos ci chiesero: "venite a suonare da noi?", ci scelsero e ci portarono alla Festa della Birra del loro paese, Onara. Furono tra i primi a credere in noi, a darci la possibilità di salire su un palco "serio" e a riconfermarci sempre.
Onara è... "il mondo che vorrei", che vorremmo. Oggi sono degli amici... ma quella volta di quasi 10 anni fa, avevano davvero scommesso, rischiato e puntato forte!
E' passato tanto tempo... ma l'appuntamento con Onara è sempre al futuro!