Le avventure


10 anni fa (parte 1).

C'era la luna piena come stasera, la notte del 17 dicembre 2003, in una sala prove isolata nella vasta campagna veneta della bassa padovana. Siamo nati là, quella sera. Dopo qualche mese di prove il 1° maggio del 2004 abbiamo fatto il nostro primo concerto. Da lì non ci siamo più fermati, ma non immaginavamo nemmeno lontanamente quello che sarebbe venuto dopo, e comunque il futuro non ci interessava, a noi importava solo il presente, divertirsi e suonare Vasco.

La nostra prima locandina, ripescata da un vecchio floppy disk, ci vede seduti sopra delle casse di Coca-Cola a bivaccare e come sfondo la copertina dell'album "Bollicine". E questa era la prima formazione ufficiale della BoLLicine Band: Thomas alla batteria, Izzo al basso, Giovanni alla chitarra, Freddy alle tastiere.... e poi Roberto alla chitarra e Johnny alla voce. Eravamo gli unici due che nel primo manifesto della band avevano la bottiglia di Coca-Cola in mano, e forse c'ha portato bene, noi siamo ancora qua... eh già.
La foto la scattammo nel deposito di bevande di fianco la sala prove, c'erano bancali di lattine di Coca-Cola, e poi bottiglie di plastica e di vetro di CocaCola a centinaia... ci sedemmo sopra i bancali, aprimmo le bottiglie e facemmo la foto di gruppo. Poi l'appiccicammo sulla copertina dell'album "Bollicine", ecco fatto.


10 anni fa (parte 2).

Facevamo le prove a Solesino, la sala prove era in una vecchia casa abbandonata di proprietà bassista,
di fianco alla sala c'era il deposito di bevande di suo padre da cui potevamo liberamente attingere (vedi il set per la locandina).
Nel gruppo nessuno conosceva più di una persona fra gli altri componenti, ci eravamo pescati tutti a catena, uno dietro l'altro... i primi furono Johnny, Thomas e Izzo, poi arrivarono gli altri. Le prove diventavano l'occasione per passare nottate interminabili. Si arrivava a destinazione alla sala alle 11 di sera, e si rientrava per le 3, le 4 di notte. Dopo pochi mesi arrivò il furgone, con cui potevamo spostarci tutti assieme.

Puntualmente in concerto accadeva l'esatto contrario di tutto quello che avevamo fatto in prova. Si suonava ovunque, era tutto molto "sportivo".


10 anni fa (parte 3).

Il Kommander.

Non siamo rimasti chiusi molto tempo in sala prove, anzi, non appena la formazione della band si completò iniziammo a fare concerti. Fin dall'inizio facevamo un sacco di date, suonavamo ovunque (a volte in posti impossibili....), era sempre pieno di gente. E per noi era tutta una scoperta. Eh già, i nostri 10 anni di vita sono tangibili, 10 anni di vita e 10 anni di concerti effettivi. C'erano un sacco di locali che ci ospitavano... Secchio del Streghe, Tavernetta, Morello Pub, Taverna di Giuda, Frantumi, Le Premiere, Mirror, BigBrothers, Morgan, Osteria Italiana, ecc.... qualcuno oggi (r)esiste ancora seppure con un altro nome. Nell'arco del primo anno di attività facemmo 60 date (e se qualcuno pensa sia una cifra sparata... dia un'occhiata al sito www.bollicineband.com i concerti sono tutti segnati, con luogo e data), Così fra prove e concerti si rese necessario il mezzo di gruppo, e per noi il mezzo fu un Ducato (si diceva avesse fatto due o tre volte il giro d'Italia), subito fu Kommander di nome. Nero coi sedili di moquette giallarancio e il logo giallo "Bollicine" davanti e dietro. Nel Kommander c'era abbastanza spazio per stare noi musicisti, le fidanzate e gli strumenti.

Per un paio di anni ci accompagnò nel nostro peregrinare... il mitico Kommander. Anche noi avevamo il camion del gruppo, era tanto ingordo di gasolio che alla fine quasi suonavamo per mantenere lui... ma aveva fatto tre volte il giro d'Italia!


10 anni fa (parte 4).

Una svolta.

Non c'è musica oggi in centro a Padova. Il Victoria Pub ha chiuso i battenti nel 2008. Negli anni '90 era una discoteca e si chiamava Wag, c'era un ponte che la attraversava da una parte all'altra, poi diventò Victoria, il ponte venne tolto e la voragine rimasta diventò il centro di un'arena in cui si esibivano i gruppi.
Il Victoria per noi fu una svolta. Dopo appena un anno di attività come Bollicine Band ci scelsero e ci inserirono nella loro programmazione. Era stato per noi un anno intenso... ma eravamo pur sempre una giovane band, con un anno di vita. Noi appena nati, catapultati fianco a fianco nella stessa programmazione con tutti i gruppi più forti dell'epoca, che regolarmente passavano al Victoria.

A Debby Funari e Maurizio dobbiamo molto, non solo ci scelsero e ci confermarono per quattro stagioni (al regime di una data al mese) fino alla chiusura del locale. Debby e Maurizio ci hanno davvero coccolato per quattro anni. Maurizio seguiva i nostri concerti dal tavolo centrale del Victoria, dopo ogni concerto ci ospitava e si passava del tempo a parlare, ascoltava le nostre idee e, anche se eravamo davvero degli sbarbi, spesso e volentieri ci assecondava. Era il boss del Victoria e di radio BumBum, e ogni concerto veniva anticipato da una serie di spot. L'etere bombardato con il nome della nostra band. Wow! Ci vollero un po' di concerti per abituarci!

E le serate? Molti concerti al Victoria restano epici nella nostra memoria: per la particolare forma ad arena del locale, il gruppo si trovava a suonare al centro, ed in basso rispetto a tutto il pubblico che stava distribuito a fianco davanti dietro… su dei gironi. Una bolgia dantesca. Il sangue deflagrava nelle vene mentre salivamo la scala che dai camerini nel sotterraneo ci faceva emergere di colpo in mezzo alla gente, l'ultimo gradino di moquette e poi... rock'n'roll!
E' proprio vero che... il primo amore non si scorda mai. Questo era il Victoria Pub.


10 anni fa (parte 5).

Il primo periodo ogni serata era un vortice. Gente che andava gente che veniva, gente che parlava, che chiedeva, urlava... non ci si capiva niente e chi ci era abituato? Dunque, in mezzo al "solito" vortice, una sera si presentarono due tipi... Mirko e Graziano. A Limena, Taverna di Giuda. In mezzo a tutto quel caos ci chiesero: "venite a suonare da noi?", ci scelsero e ci portarono alla Festa della Birra del loro paese, Onara. Furono tra i primi a credere in noi, a darci la possibilità di salire su un palco "serio" e a riconfermarci sempre.
Onara è... "il mondo che vorrei", che vorremmo. Oggi sono degli amici... ma quella volta di quasi 10 anni fa, avevano davvero scommesso, rischiato e puntato forte!
E' passato tanto tempo... ma l'appuntamento con Onara è sempre al futuro!