Le origini


Questa è una storia dunque cominciata un po’ di tempo fa:

il primo maggio del 2004 col primo concerto dell’allora neonata BoLLicine Band. Ma forse, anzi, sicuramente, molto prima. È una strada imboccata nell'adolescenza: seminata di spinte ai cancelli e gomitate alle transenne, viaggi la "notte prima" verso lo stadio , corse sotto al palco, countdown per un disco in uscita.
Ma... iniziata davvero la storia? …ancora prima!, addirittura nell’infanzia: alla scoperta di quella figura che da bambini percepivamo già come "diversa" da tutte le altre.


Chi era Vasco Rossi? E cos’erano gli Anni Ottanta?

Il 14 aprile 1983 Vasco pubblicò il suo sesto album: "Bollicine", un disco da un milione di copie in cui c’erano "Vita spericolata" e "Una canzone per te", "Portatemi dio" e "Deviazioni", "Giocala" e "Bollicine"… ecco forse la nostra storia è iniziata proprio lì. Vent’anni dopo ci siamo ritrovati in una band che porta il nome di quel disco. Nel 2004 abbiamo iniziato a suonare assieme e da allora non ci siamo più fermati. Per il gusto di suonare e per suonare Vasco. Non avevamo calcolato niente, non lo sapevamo e non ce l’aspettavamo.

Con questo gruppo abbiamo fatto un sacco di cose: suonato in tanti locali bellissimi e manifestazioni importanti, corso da matti e fatto tardi la notte, mangiato, a volte bevuto troppo, conosciuto un sacco di gente buona e un poca anche di cattiva, suonato con tutti i musicisti di Vasco da Rocchetti al Gallo, da Camporeale a Tedeschi, da Clara Moroni a Cucchia, suonato alla prima del film di Stefano Salvati “Albakiara” col figlio di Vasco, ricevuto premi (uno perfino dalla Regione Veneto), ricevuto complimenti da sconosciuti (che valgono più dei premi), ricevuto schiaffi (che valgono più di tutto), fatto (primi in assoluto) un fedele "Remake" del mitico "Tour 83 Bollicine" e di "Fronte del palco" e per primi portato a spasso uno spettacolo multimediale sulla Storia di Vasco, calcato palchi enormi con luci spettacolari e audio spalmato su due… tremila persone ad ascoltarci, appoggiate a un transenna, per sentire noi (?!?) che cantavamo Vasco.
C’è sempre una transenna cui appoggiarsi, un disco nuovo da sentire, un disco vecchio da riascoltare, un viaggio da fare. E vi siete mai chiesti se non ci fosse stato Vasco quanta vita in meno avremmo attraversato tutti?!?


Abbiamo fatto un sacco di cose, e tutte sempre per il gusto di suonare e di suonare Vasco.